domenica 27 gennaio 2008

Discernere

La capacità di discernere sta alla base della conoscenza. Già Platone aveva messo in evidenza la necessità di distinguere il molteplice dall'uno per non perdere il senso del -non- come diverso anziché come nulla (Parmenide) e ridursi alla mera unità che può essere tutto ma può anche essere limite e quindi poco. Aristotele aveva diviso la fisica dalla metafisica, i medievali il cielo dalla terra, i moderni la scienza dalla filosofia, Cartesio la mente dal corpo, Kant il fenomeno dal noumeno ed Hegel il soggetto dall' oggetto nonché la logica dalla realtà. Freud il conscio dall'inconscio, Nietzsche il poeta dal filosofo, Heidegger l'ente dall' essere e così via. Il percorso è lungo e infinito e si può concludere con un altro degli assunti a me tanto cari ossia che con il discernere si applica la capacità di analisi: sciogliere i nodi del ragionamento in ogni questione possibile per poi riprenderli recuperandone l'essenziale attraverso la sintesi. Il discernere presuppone l'analisi ed è costruttivo se si conclude con la sintesi.

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