domenica 16 marzo 2008

Il cammello e.....

Io sono un cammello, accetto tutto: datemi un Dio è sarà il mio Dio. Datemi una morale e sarà la mia morale. Un giorno il cammello incontra il forte leone, il leone con la sua volontà di potenza lo spazza via, lo distrugge. Prevale la legge del più forte: i deboli soccombono e i forti, coloro che sanno imporre la propria volontà si affermano. Il forte distrugge il passato, la filosofia vecchia che si piega alla volontà dell'etica già data e della storia lineare, a senso unico. Dalla distruzione del tutto arriva una vita nuova quella del fanciullo che si apre al mondo e a tutto ciò che il mondo gli offre e lo prende e accetta: amore, odio, ragione, passione, desiderio e tragicità. tutto ciò fa parte della vita e per questo va presa e va vissuta senza troppi pregiudizi o paranoie. Questo è il superuomo di Nietzsche: colui che accetta il mondo per ciò che è con tutte le sue contraddizioni. Colui che si fa profeta di un futuro terreno e non oltremondano perché la vita è qui e non altrove; colui che crea senso con l'agire di nel mondo, sentendo con il corpo ed esprimendo senso con l'arte e con la tecnica. Colui che arriva a comprendere che la sua verità è solo una favola, una delle tante possibili interpretazioni del mondo. (Breve interpretazione del senso dell'opera "Così parlò Zarathustra").