mercoledì 9 gennaio 2008

Al di là del bene e del male

"Perché tutte le cose sono battezzate alla sorgente dell'eternità e al di là del bene e del male: ma gli stessi bene e male non sono altro che ombre intermedie, umidi affanni e nuvole lente." Zarathustra, Nietezsche

Nietzsche propone un'etica che è appunto al di là del bene e del male, dove per bene e male si intende ciò che propone la dottrina "farisea" e cattolica della tradizione. Se la prende anche con i protestanti che hanno accentuato l'ideale positivo del progresso nel lavoro enfatizzandolo nel modo più esasperato nella cultura illuministica che però per Nietzsche è illusoria perché nasconde la miseria dell'uomo e lo convince di essere la creatura migliore sulla terra. Ma l'uomo misero per Nietzsche deve essere superato e bisogna arrivare all'etica dei migliori, degli aristocratici, dei più forti (di spirito naturalmente) ossia di coloro che sanno sopportare e accettare nonostante il tragico di ogni esistenza e andare avanti e creare valori quotidiani ma nello stesso tempo eterni perché voluti e scelti e legati al reale (Il senso della terra), a questo mondo. Nel libro "I Simpson e la filosofia" gli autori paragonano Lisa Simpson a Kant ed è sicuramente corretto. Lisa agisce per il dovere in sè ma ha anche una consapevolezza smaliziata del senso tragico della vita e dell'inutilità del suo agire secondo norme formali che la avvicina senza ombra di dubbio a Nietzsche. Diciamo che ha una ragione Kantiana e una coscienza Nietzschiana.
Nietzsche è stato anche profeta e ha previsto le guerre totali che si sarebbero riversate sull'uomo del XX secolo. Ma la sua previsione è stata così acuta da prevedere la distruzione totale di ogni valore seguita però dall'assoluto nulla? In "Children of men" è molto evidente questo scenario, non c'è più nulla per cui vale la pena vivere, l'uomo ha solo distrutto, ma cosa ha creato? Prevale la guerra di tutti contro tutti che ricorda sicuramente il pensiero di Hobbes piuttosto che quello di Nietzsche.
La lezione di Nietzsche si è realizzata nel modo migliore e quindi peggiore per quanto riguarda la distruzione ma poi il superuomo dove è? I nuovi valori quali sono? Quelli dei nostri politici che si beffeggiano, che si preoccupano più dei figli degli alleati e degli amori dei propri? O quelli dell'etica di Beautyful (la soap opera) dove tutto è lecito basta che emozioni (anche la morte, la resurrezione, l'incesto plurimo, la morale del più forte, non nel senso Nietzschiano ma in quello più becero della cattiveria senza nessuna giustificazione). Allora vale anche "Uomini e donne" di Maria De Filippi, tanto tutto fa brodo.
Davvero la nostra società è uno specchio di quella americana che si vede nei telefilm deprimenti di "sex and the city" o "desperate housewives"? Ci serve "Smallville" e Superman per farci sognare un mondo migliore?