giovedì 13 dicembre 2007

Un' esistenza triste

Uno degli aforismi più famosi di Schopenhauer ricorda che la nostra esistenza è irrimediabilmente triste. Noi siamo un pendolo che oscilla tra la noia e il dolore. Oggi potremmo attualizzare il pensiero dell'autore e, applicandolo alla blogosfera, scrivere più o meno così: noi blogger sappiamo scrivere o post tristi o post noiosi, altro non c'è. Basta farsi un giro in alcune community per capire quanta tristezza caratterizza i post più apprezzati e quanta noia c'è in altri post. Se si parla di felicità lo si fa in chiave esortatrice, evocandola, ed essa appare effimera in qualche riga in una giornata particolarmente buona per chi scrive. La nostra è una vita disgraziata. Bisognerebbe forse pensare ciò che sostiene Mario Guarna, presidente dell'associazione confilosofare, ossia essere consapevoli della finitudine della nostra esistenza ed essere in grado di assumere tale consapevolezza come guida del nostro esistere ricercando ciò che in esco vi è di buono. Una sorta di cura del sé consapevole alla Montaigne. Risultato? Sei tendenzialmente sfigato ma siine consapvole per non piangerti addosso inutilmente e cerca fra le pagine della sfortuna qualche momento di gioia perché a cercar bene esso c'è . E allora buona caccia al tesoro!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

mal di vivere ...grande tema che tocca gli italiani più di quanto si pensi. Mi piacerebbe fosse approfondito

Cristina Finazzi Modalogia ha detto...

ci sarà occasione nelle prossime lezioni di didattica.

palmy ha detto...

Augurissimi di buone feste!