blog di didattica aperta a commenti con temi della filosofia, dell'arte, e della storia e della moda come costume e filosofia
lunedì 12 novembre 2007
La metafora del gusto
Che Nietzsche fosse un precursore dei tempi odierni si era capito da parecchio ma leggete qua:"E voi dite, amici, che non si ha da discutere sul gusto e sul sapore? Ma tutta la vita è una disputa sul gusto e sul sapore!". Che vorrà dire in questo breve passo il nostro autore? Come se misurassimo la nostra esistenza in base al gusto e al sapore! Al di là della metafora che significa? Che noi respingiamo ciò che troviamo disgustoso e assimilammo ciò che invece troviamo piacevole. In cucina come nella vita noi usiamo tale misura. Rifuggiamo la sofferenza e apprezziamo il piacere. Ma non bisogna fraintendere Nietzsche. Ciò non significa scappare di fronte alle nostre responsabilità a codardamente scappare di fronte alla fatica o al dolore. Ma essere in grado, grazie alla volontà di potenza, di respingere ciò che nuoce. Ma se non si riesce? Mi chiederete. Perché fattori esterni erano imprevedibili? Il dioniso ci ha messo lo zampino e allora la stessa volontà di potenza ci indurrà ad accettare la tragedia. Come dire: mi disgusta ma ci troverò del buono da qualche parte. Cercate uomini.....
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento