Passeggiare per Trento permette a colui che ama camminare e leggere di imbattersi in un angolo che offre all'immaginazione un'autostrada di possibilità: la Libreria del viaggiatore, un antro quasi da scorgere e angusto da visitare ma che apre le porte al mondo, almeno nei sogni di ciascuno; immagini che si proiettano nei libri di chi viaggia, ha viaggiato o viaggerà. Lì dentro tu sogni: i tuoi viaggi da fare o quelli che altri hanno compiuto per te e nei quali ti immergi quasi per caso ma con audacia e profondità. Mi è successo con il piccolo ma enorme testo L'ebbrezza del camminare di Emeric Fesset, un filosofo del viaggio a piedi che incontra orsi stanchi e rispettosi quanto lui, viaggia nella Tundra e ai poli e si commuove davanti ai rifiuti umani, segno di incontro della specie con la propria specie dopo infiniti momenti di splendida ma straziante solitudine dove si scopre la natura ma anche il valore dell'uomo che avevi smarrito. Da leggere in un pomeriggio davanti al camino, magari ai nipoti adolescenti per sognare con loro un viaggio nella lettura e nella pratica, abbandonando l'altro viaggio nell'internet per un po'.